I regali di Natale ti mandano in tilt?

Hai bisogno del perfetto regalo di Natale ma che sia anche sostenibile? 

Ecco un po’ di alternative selezionate apposta per te.

Corsi:

Regalare un corso vuol dire regalare un’esperienza e cosa c’è di meglio della condivisione, della scoperta, del tempo passato insieme? 

Iniziamo con:

  • Corso Hoopers-QuaLaZampa lo sport cinofilo per tutti i tipi di umano e tutti i tipi di cane. Abbiamo pensato per te ad un pacchetto di dieci incontri con un piccolo sconto; per regalare a qualcuno che conosci un’esperienza a sei zampe davvero imperdibile! Se sei curioso/a visita il sito www.8qualazampa.it nella sezione Hoopers e scoprirai di più su questo sport; per acquistare il pacchetto contattaci.
  • Corso di scrittura creativa personalizzato in base al livello di competenze, a seguirti saranno i professionisti de Il volo delle farfalle, visita il sito www.ilvolodellefarfalle.it per saperne di più e contattaci per ricevere il pacchetto di lezioni scontato!
  • Corso di sopravvivenza di base di 27 ore nella primavera 2024. Nel corso di un solo weekend affronteremo nozioni teoriche e pratiche sulla sopravvivenza, il primo soccorso, orientamento con sistemi convenzionali/mappe/bussole, pratica su nodi/ripari/bushcraft, accensione del fuoco/cottura del cibo/potabilizzazione dell’acqua, riconoscimento piante edibili, costituzione zaino e kit di sopravvivenza, tiro con attrezzi da lancio, percorso eco-dinamico con ponte sospeso e zip line assieme ai professionisti di Young Survival e all’istruttore master F.I.S.S.S. Gianluigi Minzon.
  • Corso di riconoscimento delle erbe aromatiche ed officinali, gli usi in cucina, come/dove/quando raccoglierle. Due giornate distinte in cui sperimentare quest’esperienza sensoriale con professionisti della botanica e non solo. In primavera 2024!
  • Corso di comunicazione base per professionisti del settore, con l’obiettivo di riconoscere le dinamiche familiari, il linguaggio empatico e le basi della comunicazione col cliente.
  • Attività per gruppi/colleghi di lavoro fino a 12 posti, per lavorare sulla costruzione del team e la comunicazione mettendosi alla prova grazie a lavori guidati in fattoria! Contattaci per i dettagli.

Extra:

  • Vi consigliamo inoltre Alessio Biagini e la sua pagina Facebook https://www.facebook.com/Alex.dogstoys dove troverete giochi, gadgets, ed elementi da lasciare al vostro cane per giocare, sperimentare e crescere.
  • E infine,  https://www.iomangionaturale.it/negozio/il-progetto-usciteli-dai-canili/ per acquistare gadgets, abbigliamento e prodotti a marchio “Usciteli dai canili”; iniziativa per sostenere associazioni e volontari che offrono ospitalità ai cani in difficoltà.
  • Tutte le attività si svolgeranno nel corso del 2024, per usufruire degli sconti contattaci entro il 18/12/2023.
  • Antonella al 345.0874267 per tutte le info.

La lista dei regali ti manda in tilt? Ecco per te un supporto totalmente green per il 2023!

Hai bisogno del perfetto regalo di Natale ma che sia anche sostenibile?

Ecco un po’ di alternative selezionate apposta per te.

Corsi:

Regalare un corso vuol dire regalare un’esperienza e cosa c’è di meglio della condivisione, della scoperta, del tempo passato insieme?

I nostri corsi si terranno quasi tutti in presenza ed in caso di blocchi dovuti al Covid o al maltempo i corsi verranno ricalendarizzati per non perdere l’occasione di vivere una situazione unica e irripetibile.

Iniziamo con:

  • Corso Hoopers-QuaLaZampa lo sport cinofilo per tutti i tipi di umano e tutti i tipi di cane. Abbiamo pensato per te ad un pacchetto di dieci incontri con un piccolo sconto; per regalare a qualcuno che conosci un’esperienza a sei zampe davvero imperdibile! Se sei curioso/a visita il sito www.8qualazampa.it nella sezione Hoopers e scoprirai di più su questo sport; per acquistare il pacchetto contattaci.
    • Corso di scrittura creativa personalizzato in base al livello di competenze, a seguirti saranno i professionisti de Il volo delle farfalle, visita il sito www.ilvolodellefarfalle.it per saperne di più e contattaci per ricevere il pacchetto di lezioni scontato!
  • Corso di sopravvivenza di base di 27 ore nella primavera 2023. Nel corso di un solo weekend affronteremo nozioni teoriche e pratiche sulla sopravvivenza, il primo soccorso, orientamento con sistemi convenzionali/mappe/bussole, pratica su nodi/ripari/bushcraft, accensione del fuoco/cottura del cibo/potabilizzazione dell’acqua, riconoscimento piante edibili, costituzione zaino e kit di sopravvivenza, tiro con attrezzi da lancio, percorso eco-dinamico con ponte sospeso e zip line assieme ai professionisti di Young Survival e all’istruttore master F.I.S.S.S. Gianluigi Minzon.
  • Corso di riconoscimento delle erbe aromatiche ed officinali, gli usi in cucina, come/dove/quando raccoglierle. Due giornate distinte in cui sperimentare quest’esperienza sensoriale con professionisti della botanica e non solo. In primavera 2023!
    • Abbonamento con sconto del 10% presso una struttura convenzionata che offre servizio di dog sitting in libertà ed in gruppo, opzionalmente con servizio taxi, o pensione per cani. L’abbonamento consiste in dieci incontri di dog sitting, previo inserimento o dieci giorni di pensione da consumarsi nell’arco del 2023, secondo listino stagionale e disponibilità.
  • Corso di comunicazione base per professionisti del settore, con l’obiettivo di riconoscere le dinamiche familiari, il linguaggio empatico e le basi della comunicazione col cliente.
  • Attività per gruppi/colleghi di lavoro fino a 12 posti, per lavorare sulla costruzione del team e la comunicazione mettendosi alla prova grazie a lavori guidati in fattoria! Contattaci per i dettagli.

Extra:

  • Vi consigliamo inoltre Alessio Biagini e la sua pagina Facebook https://www.facebook.com/Alex.dogstoys dove troverete giochi, gadgets, ed elementi da lasciare al vostro cane per giocare, sperimentare e crescere.
  • E infine, https://www.iomangionaturale.it/negozio/il-progetto-usciteli-dai-canili/ per acquistare gadgets, abbigliamento e prodotti a marchio “Usciteli dai canili”; iniziativa per sostenere associazioni e volontari che offrono ospitalità ai cani in difficoltà.
  • Tutte le attività si svolgeranno nel corso del 2023, per usufruire degli sconti contattaci entro il 18/12/2022.
  • Antonella al 345.0874267 per tutte le info.

La lista dei regali ti manda in tilt? Ecco per te un supporto totalmente green!

Hai bisogno del perfetto regalo di Natale ma che sia anche sostenibile?

Ecco un po’ di alternative selezionate apposta per te.

Corsi:

Regalare un corso vuol dire regalare un’esperienza, e soprattutto al giorno d’oggi non c’è niente di meglio a nostro parere.

I nostri corsi si terranno quasi tutti personalmente ed in qualche caso online, ma in caso di blocchi dovuti al Covid verranno rimandati e l’esperienza concreta di vivere il corso personalmente non verrà procrastinata. Iniziamo con:

  • Corso Hoopers-QuaLaZampa lo sport cinofilo per tutti i tipi di umano e tutti i tipi di cane. Abbiamo pensato per te ad un pacchetto di dieci incontri con un piccolo sconto per regalare a qualcuno che conosci per un’esperienza a sei zampe davvero imperdibile! Se sei curioso/a visita il sito www.8qualazampa.it nella sezione Hoopers e scoprirai di più su questo sport, per acquistare il pacchetto contattaci.
  • Corso di scrittura creativa personalizzato in base al livello di competenze, a seguirti saranno i professionisti de Il volo delle farfalle, visita il sito www.ilvolodellefarfalle.it per saperne di più e contattaci per ricevere il pacchetto di lezioni scontato!
  • Corsi di Yoga per adulti con bambini a seguito, per le fasce 1-12 mesi, 1-3 anni, 4-6 anni. I nostri professionisti propongono un corso di yoga per approcciare insieme al proprio bebè le lezioni di yoga! Contattaci per saperne di più, i corsi inizieranno in primavera a Verona e a Villafranca!
  • Corso di sopravvivenza di base di 27 ore nella primavera 2022. Nel corso di un solo weekend affronteremo nozioni teoriche e pratiche sulla sopravvivenza, il primo soccorso, orientamento con sistemi convenzionali/mappe/bussole, pratica su nodi/ripari/bushcraft, accensione del fuoco/cottura del cibo/potabilizzazione dell’acqua, riconoscimento piante edibili, costituzione zaino e kit di sopravvivenza, tiro con attrezzi da lancio, percorso eco-dinamico con ponte sospeso e zip line assieme ai professionisti di Young Survival e all’istruttore master F.I.S.S.S. Gianluigi Minzon.
  • Corso di riconoscimento delle erbe aromatiche ed officinali, gli usi in cucina, come/dove/quando raccoglierle. Due giornate distinte in cui sperimentare quest’esperienza sensoriale con professionisti della botanica e non solo. In primavera!
  • Corsi di teatro suddiviso per fasce d’età, per scuole, per gruppi di colleghi, o per singoli con incontri abbinati al counseling olistico ed alla riscoperta di sé! Da Febbraio 2022!
  • Abbonamento con sconto del 10% presso una struttura convenzionata che offre servizio di dog sitting di gruppo, opzionalmente con servizio taxi, o pensione per cani. L’abbonamento consiste in dieci incontri di dog sitting, previo inserimento o dieci giorni di pensione da consumarsi nell’arco del 2022, secondo listino stagionale e disponibilità.
  • Abbonamento di dieci attività ludico ricreative per bambini presso la fattoria sociale GardaFarm di Villafranca, con sconto del 5%, da consumarsi nell’arco dell’anno 2022. SOLO per attività organizzate da LIberaMente Asd-Aps.
  • Attività di gruppo per colleghi fino ai 10 posti per la costruzione del team grazie ai lavori in fattoria! Contattaci per i dettagli.

Tutte le attività si svolgeranno nel corso del 2022, per usufruire degli sconti contattaci entro il 19/12/2021.

Antonella al 345.0874267

Guida ai prodotti di stagione

Questa guida può aiutarti a conoscere diversi tipi di frutta e verdura durante tutto l’anno. I prodotti stagionali nella tua zona variano in base alle condizioni di crescita e al tempo.


Che cos’è il cibo di stagione?

Il cibo stagionale è un prodotto che viene acquistato e consumato nel periodo in cui viene raccolto. Ad esempio, acquistare arance fresche di stagione in Sicilia significa acquistarle da Settembre in poi, poco dopo che gli agricoltori le hanno raccolte.

Perché è importante mangiare cibi di stagione?

Il cibo di stagione è più fresco, gustoso e nutriente di quello consumato fuori stagione. Anche se a tutti piace mangiare fragole durante l’anno, il momento migliore per mangiarle è quando possono essere acquistate direttamente da un coltivatore locale poco dopo il raccolto. La frutta e la verdura di stagione prodotte nelle aziende agricole locali sono spesso più fresche, in quanto non richiedono lunghe distanze per il trasporto. Inoltre, a differenza dei prodotti fuori stagione che vengono raccolti in anticipo per essere spediti e distribuiti al tuo negozio al dettaglio locale, i raccolti che vengono fatti al culmine della maturazione sono anche più gustosi e pieni di sapore. Inoltre, gli studi hanno dimostrato che frutta e verdura contengono più sostanze nutritive quando vengono lasciate maturare naturalmente sulla loro pianta madre.

Perché è importante mangiare cibo locale?

L’acquisto di alimenti coltivati ​​localmente aiuta a sostenere le fattorie locali e mantiene i terreni agricoli e gli spazi aperti nella tua comunità. Il cibo locale sostiene l’economia locale. Il denaro speso per i prodotti degli agricoltori e dei coltivatori locali rimane nella comunità e viene reinvestito con altre imprese locali. Inoltre, il cibo coltivato localmente, lavorato localmente e distribuito localmente (ad esempio, ai ristoranti) genera posti di lavoro e, di conseguenza, aiuta a stimolare le economie. I coltivatori locali possono dirti come è stato coltivato il cibo. Quando acquisti direttamente dagli agricoltori, hai l’opportunità di chiedere quali pratiche usano per allevare e raccogliere i raccolti. Quando sai da dove viene il tuo cibo e chi lo ha coltivato, sai molto di più sul tuo corpo stesso. Inoltre eliminando tutti i costi di trasporto e l’inquinamento da essi prodotto salvaguardi l’ambiente!

Ecco gli alimenti raggruppati secondo i mesi nel corso dei quali naturalmente, arrivano a maturazione.

Gennaio Ananas, arance, avocado, banane, barbabietole, bietole, carciofi, carote, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, cavolo cappuccio, cavolo verza, cicoria bionda, cicoria rossa, cime di rapa, indivia riccia, lattuga invernale, lattughino, mandarini, patate, pere, pompelmi, rape, scarola, scorzonera, sedano, sedano rapa, spinaci.

Febbraio Arance, avocado, banane, bietole, carciofi, cardo mariano, carote, catalogna, cavolfiori, cavoli vari, cicoria bionda, cicoria rossa, cipolle, funghi coltivati, indivia riccia, lattuga invernale, mandaranci, mandarini, patate, pere, pompelmi, scarola, scorzonera, sedano, spinaci.

Marzo Arance, avocado, banane, carciofi, cardo mariano, carote, cavolfiori, cavolo verza, cicoria bianca, cicoria bionda, cicoria rossa, funghi coltivati, indivia riccia, lattuga primaverile, lattughino, limone, patate, pere, piselli mezza rama, piselli nani, pompelmi, radicchio, rape novelle, scarola, scorzobianca, scorzonera, sedano, soncino, spinaci, trifoglio bianco.

Aprile Arance, avocado, banane, barba di frate, carciofi, carote, cavolfiori, cavoli vari, cicoria bianca, cicoria bionda, cicoria catalogna, cicoria orchidea rossa, cicoria puntarelle, cicoria rossa, cicoria verde, cipollotti, crescione inglese, indivia, lattuga primaverile, lattuga romana, lattuga rossa, limone, patate novelle, piselli mezza rama, piselli nani, pompelmi, radicchiello (dente di leone), rape novelle, rucola, salvia, scorzobianca, scorzonera, spinaci, trifoglio bianco.

Maggio Albicocche, amarene, asparagi, avena, banane, barba di frate, biete da coste, biete da taglio, carciofi, carote, cavolfiori, cavoli vari, cicoria bianca, cicoria bionda, cicoria catalogna, cicoria orchidea rossa, cicoria puntarelle, cicoria verde, ciliegie, cipolle novelle, crescione inglese, erba medica, fave, fragole, insalate di stagione, lamponi, lattuga primaverile, lattuga romana, lattuga rossa, limone, nespole, patate novelle, peperoni, pesche, piselli, pompelmi, rabarbaro, radicchiello (dente di leone), rapanelli, rape, rosmarino, rùcola, salvia, spinaci, taccole, tamari, zucchine. 

Giugno Acetosa, aglio, albicocche, amarene, asparagi, avena, banane, barbabietole rosse, basilico, biete da coste, biete da taglio, carote, cavoli vari, cicoria bianca, cicoria bionda, cicoria catalogna, cicoria orchidea rossa, cicoria rossa, cicoria verde, ciliegie, cipolle, cocomero, crescione inglese, erba cipollina, erba medica, fagioli, fagiolini, fave, finocchi, fiori di zucca, fragole, funghi di bosco, indivia riccia, lamponi, lattuga dei ghiacci, lattuga romana, lattuga rossa, limone, liquirizia, melone, mentuccia, miglio, nespole, origano, orzo, patate, pesche, piselli, pomodori, rape, ravanelli, ribes, rosmarino, rucola, salvia, scarola, senape, spinaci, taccole, zucchini chiari ibridi, zucchini scuri ibridi.

Luglio Aglio, albicocche, angurie, asparagi, avena, barbabietole rosse, basilico, biete da coste, biete da taglio, carote, cavolo verza, cetrioli, crescione, cicoria bianca, cicoria bionda, cicoria catalogna, cicoria orchidea rossa, cicoria puntarelle, cicoria rossa, cicoria verde, cipolle, cocomero, erba medica, fagioli borlotti nani, fagioli borlotti rampicanti, fagiolini, fave, fichi, fieno greco, finocchi, fragole, fragoline di bosco, funghi, grano saraceno, indivia riccia, lamponi, lattuga dei ghiacci, lattuga romana, lattuga rossa, lenticchie, maggiorana, mais, mandorle, melanzane, mele, meloni, mentuccia, miglio, mirtillo nero, mirtillo rosso, more, nocciole, noci, origano, patate, peperoncini, peperoni, pere, pesche, piselli, pomodori, porri, prugne, rape, ravanelli, ribes nero, rucola, santoreggia, scarola, senape, semi di lino, semi di zucca, soia, susine, uva spina, zucca, zucchini chiari ibridi, zucchini scuri ibridi.

Agosto Aglio, angurie, barbabietole rosse, basilico, biete da coste, biete da taglio, carote, cavolo verza, cetrioli, cicoria bianca, cicoria bionda, cicoria catalogna, cicoria orchidea rossa, cicoria puntarelle, cicoria rossa, cicoria verde, cipolle, cocomero, erba medica, fagioli borlotti nani, fagioli borlotti rampicanti, fagiolini, fave, fichi, fieno greco, finocchi, fragole, fragoline di bosco, funghi, grano saraceno, indivia riccia, lamponi, lattuga dei ghiacci, lattuga romana, lattuga rossa, lenticchie, maggiorana, mais, mandorle, melanzane, mele, meloni, mentuccia, miglio, mirtillo nero, mirtillo rosso, more, nocciole, noci, origano, patate, peperoncini, peperoni, pere, pesche, piselli, pomodori, porri, prugne, rape, ravanelli, ribes nero, rucola, santoreggia, scarola, senape, semi di lino, semi di zucca, soia, susine, uva spina, zucca, zucchini chiari ibridi, zucchini scuri ibridi.

Settembre Angurie, arachidi, banane, barbabietole rosse, basilico, biete da coste, biete da taglio, broccoli, cachi, carote, castagne, cavolo verza, cetrioli, cicoria bianca, cicoria bionda, cicoria catalogna, cicoria orchidea rossa, cicoria puntarelle, cicoria rossa, cicoria verde, cipolle, cocomero, erba medica, fagioli borlotti nani, fagioli borlotti rampicanti, fagiolini, fichi, fichi d’India, finocchi, funghi, grano saraceno, indivia riccia, lattuga dei ghiacci, lattuga romana, lattuga rossa, maggiorana, mais, mandorle, melanzane, melograne, mentuccia, nocciole, patate, peperoni, pere, pesche, pistacchi, pomodori, porri, prugne, rape, riso, rucola, scarola, sedano, sedano rapa, semi di girasole, semi di lino, semi di sesamo, soia, uva, zucchini chiari ibridi, zucchini scuri ibridi.

Ottobre Arachidi, banane, barbabietole rosse, biete da coste, biete da taglio, broccoli, cachi, carote, castagne, catalogna, cavolfiori, cavoli vari, cavolini di Bruxelles, cetrioli, cicoria bianca, cicoria bionda, cicoria catalogna, cicoria orchidea rossa, cicoria puntarelle, cicoria rossa, cicoria verde, fagioli borlotti rampicanti, fichi d’India, finocchi, funghi, indivia riccia, lattuga dei ghiacci, lattuga romana, limoni, melagrane, melanzane, mele, mele cotogne, mentuccia, nocciole, noci, patate, pesche, pomodori, porri, rape, riso, scarola, scorzonera, sedano, semi di girasole, semi di sesamo, spinaci ricci ibridi, topinambur, uva, zucchini chiari ibridi, zucchini scuri ibridi.

Novembre Ananas, arance, avocado, barbabietole rosse, biete da coste, biete da taglio, broccoli, cachi, carciofi, cardi, carote, castagne, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, cavoli vari, cetrioli, cicoria bianca, cicoria bionda, cicoria catalogna, cicoria orchidea rossa, cicoria puntarelle, cicoria rossa, cicoria verde, cipolline, fagioli, fichi d’India, finocchi, indivia riccia, lattuga dei ghiacci, lattuga romana, limone, mandaranci, melagrane, mele, mele cotogne, noci, patate dolci, pere, pompelmi, rape, scarola, scorzonera, sedano, sedano rapa, spinaci, topinambur, uva.

Dicembre Ananas, arance, avocado, banane, barbabietole rosse, broccoli, cachi, carciofi, cardoni, carote, castagne, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, cavolo verza, cicoria bionda, cicoria orchidea rossa, cicoria rossa, cime di rapa, indivia riccia, lattuga, limone, mandarini, mandaranci, melagrane, patate, pere, pompelmi, scarola, scorzonera, sedano, sedano rapa, spinaci, topinambur.

Vi ricordiamo la rete sociale di contadini, produttori e artigiani a Verona, il GasP che tramite il loro canale Telegram avvisano dei loro mercati orto-frutticoli e non solo.

Pannolini ed assorbenti biodegradabili, utopia?

Pannolini biodegradabili, sogno o realtà?

I pannolini rappresentano il 20% dei rifiuti mondiali e si riescono a smaltire “solo” in 400-500 anni; da qui la necessità di una svolta urgente.⁠

Negli anni ne sono stati inventati di diversi tipi, che semplificando possiamo dividere in due macrocategorie: quelli biodegradabili (con materiali facilmente compostabili) e quelli riutilizzabili (con una parte lavabile). ⁠
I più interessanti sono certamente quelli che si possono utilizzare più volte semplicemente cambiando la parte assorbente al suo interno; in cotone biologico, bambù o canapa, quindi elementi naturali e anallergici. Caratteristiche che li rendono preziosi per l’ambiente ma anche per le tasche di chi li compra, visto che sono lavabili in lavatrice.


Per quanto riguarda gli assorbenti, ce ne sono di lavabili, ma anche usa e getta (anch’essi fatti con materiale biodegradabile) che possono essere impiegati in momenti in cui magari si è fuori casa o nelle emergenze.⁠

Per gli irriducibili dell’usa e getta, ci sono anche i pannolini (o pannoloni per gli adulti) fatti con materiali di origine vegetale, completamente biodegradabili e compostabili. In genere sono di cellulosa o in bioplastica derivata dalla lavorazione di vegetali come mais o patate; privi di additivi chimici (onnipresenti nei pannolini classici).

Questo tipo di pannolini è biodegradabile al 99% nell’arco di 3/4 mesi. Sono fatti apposta per finire nel cestino dei rifiuti organici, anche se finiranno in discarica la loro vita sarà breve.⁠

La coppetta mestruale è l’alternativa eco-sostenibile ai classici assorbenti sia interni che esterni, utilizzati mensilmente dalle donne. Parliamo di un piccolo calice a forma di imbuto, fatto in silicone anallergico (lungo circa 4-5cm, con diametro di 3 cm). Va posizionata all’interno del canale vaginale attraverso poche e semplici manovre, in modo da consentire la raccolta del flusso all’interno invece che l’assorbimento all’esterno. Sono disponibili in 3 taglie differenti, grandi, medie e piccole, da usare in funzione delle esigenze soggettive. Diversamente dagli assorbenti tradizionali, questa coppetta può essere riutilizzata più volte.
Basterà lavarla con del sapone neutro e risciacquarla ad ogni utilizzo. Tra un ciclo e l’altro sarà opportuno sterilizzarla all’inizio e al termine.
La sua durata varia in base al marchio, comunque quantificabile in diversi anni, consentendo evidenti vantaggi economici! L’aspetto relativo alla comodità nei giorni di perdite, non è da sottovalutare; poiché ci si dimentica di averla e non si prova alcun fastidio, ne crea cattivo odore.
Se ben posizionata, non ci saranno macchie imbarazzanti sui vestiti e si può continuare a frequentare palestra e/o piscina, perché non si inzuppa d’acqua ed è invisibile.
Inoltre ci regala maggiore autonomia se si è in viaggio o in vacanza al mare proprio in “quei” giorni.

Queste sono di certo alternative altamente ecologiche, perché gli assorbenti così come i pannolini, sono prodotti altamente inquinanti. Infatti il loro smaltimento, che andrebbe gestito come rifiuto sanitario, è un problema ben noto e si può dire irrisolto.

Alimentazione consapevole

L’atto del mangiare è spesso descritto come un comportamento automatico, che conduce l’individuo a continuare a mangiare, senza essere consapevole della quantità di cibo che sta assumendo. Il consumo degli alimenti può in questo modo diventare superiore alle reali necessità del soggetto, che però non è in grado di ascoltare il proprio corpo e capire quando questo manda segnali riguardanti la sazietà.⁠

La mindful-eating, è descritta come la consapevolezza che emerge dal porre attenzione intenzionalmente ed in maniera non giudicante all’esperienza nel momento presente, e propone di applicare questi principi al consumo di cibo, in modo da ridurre le abbuffate ed incentivare un’alimentazione equilibrata.⁠

Nello specifico, questo tipo di mindfulness può essere concettualizzata come l’essere consapevoli del momento in cui il soggetto sta mangiando, soffermandosi sull’aspetto, l’odore, il colore e il sapore del cibo, ponendo attenzione alle sensazioni fisiche ed emotive provenienti dal corpo, ed aumentando la propria capacità di percezione della sazietà. Questi accorgimenti hanno lo scopo di sviluppare la fiducia dell’individuo nell’abilità del proprio corpo di segnalare quando e quanto mangiare, minimizzando le reazioni impulsive di fronte al cibo.⁠

Ciò che conta davvero quindi, è sapersi ascoltare, sentire la fame e la sete. Percepire quando l’alimentazione diventa eccessiva o insufficiente. Ascoltare le reali esigenze, come la necessità di zuccheri che corrisponde alla frutta e non ai dolcetti pre confezionati e così via.⁠

E’ un processo lungo ed impegnativo che porta infine ad un benessere totale, tutto da scoprire. ⁠

Ogni viaggio inizia con un passo…⁠

Vegano, vegetariano, onnivoro: ma che differenza c’è? ⁠

L’alimentazione vegana rifiuta completamente il consumo di carne, pesce, latte e derivati, uova, miele e di qualsiasi prodotto di origine animale. Non è solo uno stile alimentare, ma è uno stile di vita che esclude l’acquisto e il consumo di prodotti che possono derivare dalla sofferenza e dallo sfruttamento di un animale.⁠

L’alimentazione vegetariana, invece, ha l’obiettivo di massimizzare l’assunzione di alimenti di origine vegetale, prevedendo il consumo anche di uova, latte e derivati. Si tratta, più propriamente, di un’alimentazione latto-ovo-vegetariana ed è, solitamente, un’alimentazione a basso contenuto di grassi saturi, correlati al rischio cardiovascolare. ⁠

L’alimentazione onnivora include tutti gli alimenti.⁠

Come sempre la consapevolezza nelle proprie scelte è una carta vincente, non c’è giusto o sbagliato se si ascolta la propria coscienza.⁠

Non è sbagliato mangiare carne o scegliere di non mangiarla più, se tutto ciò è frutto di conoscenza.⁠

Se quando vediamo una fetta di carne sentiamo di dover chiudere gli occhi rispetto a quello che il piatto davanti a noi comporta, le sofferenze, la brutalità; ebbene quello che stiamo per mangiare non ci farà bene, perché siamo tutt’uno con la nostra mente che in realtà sta rifiutando quel cibo.⁠

Se invece consapevoli di ciò che quel piatto comporta, ne sentiamo l’esigenza, o ancor meglio abbiamo scelto una fattoria che secondo noi non usa crudeltà e gli animali crescono e muoiono secondo criteri per noi accettabili; allora ben venga mangiare la carne.⁠

Non fatevi dire cosa mangiare dalle mode o da chi vi circonda, ma ascoltate sempre la vostra coscienza, informatevi e decidete ciò che vi fa stare in pace con voi stessi; gli unici a cui dar conto.⁠

Ma...l’informazione è sempre la prima cosa ricercare, e noi siamo qui per questo.⁠

Turismo sostenibile

Questa settimana parliamo di TURISMO SOSTENIBILE, vediamo la definizione data dalla stessa Organizzazione Mondiale del Turismo:⁠

È quel tipo di turismo capace di soddisfare le esigenze dei turisti di oggi e delle regioni ospitanti, prevedendo e accrescendo le opportunità per il futuro. Tutte le risorse dovrebbero essere gestite in modo tale che le esigenze economiche, sociali ed estetiche possano essere soddisfatte mantenendo l’integrità culturale, i processi ecologici essenziali, la diversità biologica, i sistemi di vita dell’area in questione.⁠

I prodotti turistici sostenibili sono quelli che agiscono in armonia con l’ambiente, la comunità e le culture locali, in modo tale che essi siano i beneficiari e non le vittime dello sviluppo turistico.⁠

Il turismo ecosostenibile guarda quindi al futuro: si tratta di un insieme di pratiche e scelte che non danneggiano l’ambiente e favoriscono uno sviluppo economico durevole, non danneggiando i processi sociali locali, ma contribuiscono al miglioramento della qualità della vita dei residenti.⁠

Economia, Etica e Ambiente sono i principi fondamentali su cui si basa il turismo sostenibile.⁠

Oggi il turismo è tra le principali attività economiche del mondo, seconda solo al petrolio, e dà lavoro a 1 lavoratore su 15, in tutto il mondo. Allo stesso tempo l’industria turistica è una delle più inquinanti. È evidente quindi che si tratta di un fenomeno ambivalente: il turismo da una parte può contribuire allo sviluppo socio-economico dei Paesi, ma allo stesso tempo, può diventare causa di perdita delle identità locali, specialmente in termini di degrado ambientale.⁠

Il turismo, in particolare quello di massa e di lusso, può arrivare a una contraddizione estrema, quasi un paradosso: i turisti possono distruggere ciò che sono andati a vedere. Per questo l’obiettivo della sostenibilità è da ricercare per preservare culture, ambiente ed economia.⁠

Vediamo come affrontare un viaggio al meglio delle nostre possibilità…

Il viaggiatore responsabile, che sceglie di vivere un turismo sostenibile, non è chi rinuncia ai comfort, o chi parte con lo zaino in spalla per affrontare cammini impervi e non è neanche chi sceglie di vivere esperienze di volontariato all’estero. (Anche se sono i viaggi migliori c’è da dirlo!)⁠

Il viaggio, una delle massime aspirazioni dell’uomo, ha tante sfumature: ognuno viaggia per motivi differenti. Viaggiamo per conoscere, per esplorare, per riposarci, per staccare la spina. Qualsiasi motivazione, qualsiasi tipo di viaggio, con qualsiasi destinazione e qualsiasi budget, può essere sostenibile.⁠

Perché essere viaggiatore responsabile significa innanzitutto essere consapevole. Consapevoli di ciò che ci sta attorno e del nostro impatto sull’ambiente. E ovviamente bisogna fare delle scelte sulla base di questa nuova consapevolezza.⁠

I consigli a riguardo:

1. Quando possibile, evita l’aereo, preferisci treni, auto elettrica e passaggi condivisi;⁠

2. Scegli una struttura eco-friendly, che utilizza fonti rinnovabili ed è attenta al risparmio idrico (scopri quanta CO2 puoi risparmiare scegliendo una struttura green);⁠

3. Ricordati anche in vacanza che le risorse naturali come acqua ed energia sono beni non rinnovabili.

4.⁠ Rispetta l’ambiente circostante: segui i sentieri, non gettare i rifiuti in spiaggia, non portare via souvenir come sabbia o altri elementi naturali;⁠

5.⁠ Porta con te una borraccia, utilizza contenitori riutilizzabili, evita di acquistare bottiglie di plastica o altri prodotti usa e getta;⁠

6.⁠ Scegli ristoranti gestiti dalla gente del posto;⁠

7.⁠ Compra prodotti biologici e locali;⁠

8.⁠ Ricorda che un paese straniero non è progettato per te, ma per i suoi abitanti;⁠

9.⁠ Un turista è un ospite, e come tale deve rispettare la cultura che lo ospita;⁠

10.⁠ Rallenta, scopri i luoghi a piccoli passi, ogni volta che puoi muoviti a piedi o in bicicletta.⁠

Consumo del suolo ed agricoltura sostenibile

Il consumo di suolo è un fenomeno nato quando l’uomo ha iniziato a diventare sedentario ed è divenuto oggetto di discussione negli ultimi anni a seguito della necessità di soddisfare i bisogni di una popolazione sempre crescente.

Nonostante al giorno d’oggi non esista una definizione unanime a riguardo, l’Istituto Superiore per la Protezione Ambientale (ISPRA) si riferisce al consumo del suolo come a “un fenomeno associato alla perdita di una risorsa ambientale fondamentale, dovuta all’occupazione di superficie originariamente agricola, naturale o seminaturale. Il fenomeno si riferisce a un incremento della copertura artificiale di terreno, legato alle dinamiche insediative e infrastrutturali.” 

Un suolo risulta quindi consumato quando viene impermeabilizzato e, di fatto, non è più in grado di svolgere la propria funzione naturale. 

Perché il suolo va salvaguardato e non consumato?

Il suolo ci fornisce servizi ecosistemici sui quali si basa la nostra sopravvivenza e svolge numerose funzioni vitali per il benessere dell’ambiente: produzione di biomassa e supporto all’attività agricola e forestale, regolazione del ciclo idrologico (immagazzinamento dell’acqua, riduzione del dilavamento, ricarica delle falde), habitat per gli organismi viventi e supporto alla biodiversità, regolazione del clima attraverso l’alta inerzia termica, accumulo e riciclo di nutrienti e deposito di carbonio, fonte di materie prime, supporto meccanico per gli organismi e le strutture a retaggio geologico, archeologico e culturale.

Tuttavia, tale risorsa non è rinnovabile, in quanto la pedogenesi – ovvero il processo che porta alla formazione del suolo grazie all’azione di fattori fisici, chimici e biologici – è estremamente lenta: sono necessari almeno 500 anni per la formazione di 2,5 centimetri di suolo (Pileri, 2015). Perciò, una volta che il terreno è stato impermeabilizzato per far posto a strade, case o ad altre attività umane, tutte le sue funzionalità vengono meno e rimuovere la copertura non è sufficiente a ripristinarlo in tempi brevi, di conseguenza diventa essenziale proteggerlo e limitarne il consumo. 

Il consumo di suolo è dovuto principalmente all’incremento delle aree insediative, industriali, commerciali e delle infrastrutture. In particolare, in Italia è un fenomeno connesso soprattutto allo sprawl urbano (città diffusa): le città e i paesi invece di utilizzare gli spazi nell’urbanizzato già presente, si sviluppano in modo disaggregato e dispersivo, con espansioni a bassa densità e un elevato consumo di suolo pro-capite. A ciò consegue, oltre l’incentivo all’utilizzo di mezzi privati, la necessità di sviluppo infrastrutturale e commerciale che comporta ulteriori costruzioni e impermeabilizzazioni. Inoltre, buona parte degli introiti dei comuni prima della recente crisi immobiliare derivavano dagli oneri di urbanizzazione, quindi le municipalità non hanno mai avuto un vero interesse nel limitare il consumo di suolo e le pianificazioni sono sempre state fatte in un’ottica di crescita demografica che ora non risulta più coerente.

In termini quantitativi, perché non tutti i suoli sono uguali o adatti agli stessi utilizzi, in Italia la maggior parte dei suoli consumati sono seminativi, quindi con sottrazione di terreno alle aree adibite alla produzione agroalimentare: la regione più colpita è la Lombardia (13% del suolo regionale consumato), seguita dal Veneto (12%) e dalla Campania (10%). Come fatto presente anche dal Wwf nel documento Caring for our soil, il continuo consumo del suolo causa una modifica costante nei paesaggi agrari, affiancata da un’occupazione di zone a rischio idrogeologico, che, visto il contesto di fragilità del territorio a livello italiano, può avere importanti conseguenze per la sicurezza. Infatti, l’acqua che non viene assorbita dal suolo impermeabilizzato finisce direttamente nei fiumi che si ingrossano e non sono più trattenuti dagli argini: sono stati stimati 200 milioni di metri cubi di acqua in più da gestire per ruscellamento dovuti all’impermeabilizzazione dei suoli tra il 2012 e il 2017. A tal proposito, l’11,9% del suolo consumato ricade in zone a pericolosità da frana, l’11,6% a pericolosità idraulica e il 37,7% a pericolosità sismica.

Facciamoci delle domande.

A livello locale, il suolo si comporta da regolatore termico; infatti, già intorno ai 15-20 cm di profondità, le variazioni di temperatura sono molto limitate e ciò permette al terreno di agire come volàno. Inoltre, le aree in cui il suolo è stato consumato e quindi cementificato o asfaltato tendono a immagazzinare e sprigionare molto calore nei mesi estivi, diversamente da quelle coperte da vegetazione, che, grazie all’evapotraspirazione delle piante, garantiscono un abbassamento della temperatura. In aggiunta, il suolo agisce come un immenso immagazzinatore di carbonio, tramite l’accumulo di materia organica e la fissazione della CO2 per opera delle piante: contiene circa 1.500 miliardi di tonnellate di carbonio non-fossile, secondo solo all’oceano. Una volta impermeabilizzato, il suolo non può più fissare carbonio, sia tramite la vegetazione sia tramite l’aria.⁠

Per proteggere il suolo, l’Unione Europea si è espressa tramite la Strategia tematica dedicata del 2006, a cui poi ha fatto seguito la comunicazione nel 2011 che invita gli stati membri a puntare a un azzeramento netto di consumo di suolo per il 2050, quindi con un’urbanizzazione che preservi il rapporto tra aree impermeabilizzate e aree libere, utilizzando aree dismesse oppure compensando con la bonifica di suoli o la riqualifica di zone degradate, anche se questi processi, come già visto, risultano molto lenti. La Commissione Europea ha inoltre stilato delle linee guida per limitare, mitigare e compensare l’impermeabilizzazione del suolo. Tuttavia, non è presente una direttiva vincolante né una legge a livello nazionale che indirizzi in modo univoco la gestione del problema.⁠

L’idea di agricoltura sostenibile nasce in risposta a questa questione: mettere in atto pratiche agricole, ma anche ambientali, sociali ed economiche, capaci di rendere territori e comunità resilienti è strategico per il bene delle generazioni future. In un rapporto del 2015 Greenpeace propone sette punti per rendere l’attuale sistema produttivo eco-sostenibile e socialmente più giusto. L’agricoltura sostenibile è qualcosa che funziona molto similmente agli ecosistemi – in particolar modo agli agro-ecosistemi – i quali fanno della complessità e della biodiversità il loro punto di forza: proprio per questo la prima regola è che deve essere salvaguardata la biodiversità. Sia in termini di prodotti, utilizzando cultivar locali e frutti e ortaggi antichi, sia in termini di tecniche produttive, che si differenziano a seconda del clima: così si recuperano metodi di irrigazione tipici delle aree più aride mediterranee, i pascoli alpini, particolari tipi di rotazione delle colture o coltivazioni tradizionali. L’agricoltura sostenibile deve rispondere a problematiche che abbiamo visto essere causa di una consistente perdita di fertilità negli ultimi decenni: erosione e inquinamento. È quindi centrale il tema dell’uso dei pesticidi, dei fertilizzanti e dell’uso del suolo. Ma sono anche altre le caratteristiche fondamentali: minimizzare emissioni e spostamenti – il famoso km0 – ricercare la giustizia sociale e ambientale, la cooperazione, l’inserimento delle attività in un’ottica di economia circolare e di green economy.⁠

Agricoltura sostenibile significa pratiche sostenibili: soluzioni a problemi che spesso si mostrano solo sul lungo periodo, frutto di saperi tradizionali ma anche di ricerca e innovazione, proprio per questo in continuo rinnovamento. L’incremento della biodiversità si rivela capitale per varie questioni: ricordando che in un ecosistema – quindi anche in un agro-ecosistema – tutto è connesso, piantare determinate piante può avere effetti sorprendenti. In particolar modo l’aumento di biodiversità vegetale è correlato a quello di biodiversità animale, che significa, tra le altre cose, la maggiore presenza di predatori (sia insetti che uccelli) capaci di tenere sotto controllo i parassiti che danneggiano le colture. 

Questo risultato è ottenibile tramite l’agroforestazione, un tempo diffusissima, oggi in gran parte soppiantata dall’agricoltura industriale. I terreni agroforestali presentano alternanza di seminativi e di arbusti e alberi: boschetti, barriere frangivento o siepi. L’aumento di materiale legnoso, fiori, bacche, radici e foglie permette l’insediarsi di insetti utili, il nidificare di uccelli, pipistrelli e molto altro. 

Altro elemento paesaggistico di grandissima importanza sono i prati incolti, posizionati in zone più marginali o inframmezzati ai seminativi, che vengono popolati da un grandissimo numero di insetti utili all’agricoltura, dalle api alle coccinelle.

La biodiversità però è fondamentale anche all’interno del campo e non solo nel suo intorno. Ecco che le rotazioni tra diverse famiglie vegetali sono in grado di bloccare i cicli vitali di molte malerbe, nonché di impedire alle popolazioni di parassiti (insetti, funghi o batteri che siano) di esplodere creando ingenti danni e spingendo a usare fitofarmaci di origine chimica. Allo stesso modo rotazioni anche di 7-8 anni permettono al suolo di non essere sovrasfruttato e di ristabilire il suo contenuto di nutrienti e sostanza organica, prevenendone così il deterioramento. 

O le consociazioni, che vedono l’accostarsi di piante differenti che possano in qualche modo aiutarsi vicendevolmente: proteggendosi dal sole eccessivo, cedendo nutrienti, fornendosi sostegno. Per avere sostenibilità, bisogna valorizzare le peculiarità del proprio territorio, scegliendo le colture adatte. L’Italia è storicamente maestra in questo, con quasi 300 prodotti tra IGP e DOP.⁠

Negli ultimi anni si è assistito a una sempre maggiore diffusione di prodotti alimentari e pratiche più sostenibili: da un lato i consumi hanno trainato un mercato in costante crescita, quello del biologico, che nella sola GDO ha visto un aumento delle vendite del 10,5% nel 2018, dall’altro un proliferare di esperienze di orticultura urbana e di piattaforme di e-commerce tramite cui i piccoli produttori possono vendere i propri prodotti.⁠

Le maggiori estensioni sono dedicate alle colture foraggere, al pascolo e ai cereali, cui seguono ulivi e viti. Si stima che al Sud, Centro e Isole il 20% della Superficie Agricola Utilizzata (SAU) sia a biologico, mentre al Nord la percentuale si arresta al 7%. Al contempo, gli acquisti dei biologico sono concentrati nettamente al nord (63,9%) contro Centro, Sud e Isole (36,1%).⁠

Ma non si può pensare di rimanere ancorati al passato e le più innovative tecnologie ci vengono in aiuto anche in questo settore.⁠

Se vogliamo utilizzare il termine sostenibile nella sua reale accezione, dobbiamo essere pronti ad accogliere anche tecniche innovative e inusuali, tanto quanto quelle più tradizionali: è il caso di tecniche quali l’idroponica o l’aeroponica, in cui gli ortaggi vengono coltivati senza terreno, permettendo di creare vere e proprie fattorie verticali. ⁠

Se quindi parlando di agricoltura sostenibile possiamo imbatterci in orticoltura urbana o in elaborate food forest, ecco che possiamo anche imbatterci in campi verticali che funzionano in coltura idroponica, con un dispendio di acqua minimo, una grande efficienza produttiva e, soprattutto, l’assenza di pesticidi. ⁠

È il caso di Sfera Agricola, startup italiana che ha costruito una serra di 13 ettari altamente efficiente: la coltivazione idroponica rende possibile creare dei cicli chiusi che permettono di risparmiare il 90% dell’acqua, a fronte di un raccolto che va avanti per 10 mesi l’anno. La raccolta è effettuata a mano e c’è lavoro per più di 100 persone. ⁠

Proprio l’innovazione diventa sempre più centrale nell’agricoltura, capace di prevenire sprechi e aumentare l’efficienza: l’uso di droni, software e sensori permette di agire in maniera sempre più mirata, ottimizzando l’utilizzo di energie, acqua e prodotti chimici.⁠

Anche se i più puristi dell’ambiente possono vederla come un’eresia dobbiamo sempre tenere in considerazione che siamo in TROPPI su questo pianeta, è dobbiamo trovare delle soluzione pratiche a questo, senza cadere in pre-giudizi.⁠

Sostenibilità sociale ed economica

Abbiamo fino ad ora parlato di sostenibilità ambientale e chiudiamo il tema sostenibilità con una panoramica sulla sostenibilità sociale ed economica.⁠

Lo sviluppo sostenibile è stato definito nel tempo in vari modi. Come indica il WWF nel suo “Living Planet Report”, vuol dire imparare a vivere nei limiti di un solo pianeta. Quindi lo sviluppo sostenibile è la capacità della nostra specie di riuscire a vivere, in maniera dignitosa ed equa per tutti, senza distruggere i sistemi naturali da cui traiamo le risorse per vivere e senza oltrepassare le loro capacità di assorbire gli scarti e i rifiuti dovuti alle nostre attività produttive.⁠

Per ottenere uno sviluppo delle società umane che sia sostenibile è necessario che:⁠
• l’intervento umano sia limitato entro le capacità di carico dei sistemi naturali conservandone la loro vitalità e la loro resilienza;⁠
• il progresso tecnologico per la produzione di beni e servizi venga indirizzato all’incremento dell’efficienza piuttosto che all’incremento del flusso di energia e materie prime;⁠
• i livelli di prelievo delle risorse non rinnovabili ecceda le loro capacità rigenerative;⁠
• l’emissione di scarti e rifiuti (solidi, liquidi e gassosi) dovuti al metabolismo dei sistemi sociali non ecceda la capacità di assimilazione dei sistemi naturali. (Fonte WWF)⁠


⁠Dicevamo che è imprescindibile e fa parte della sostenibilità sociale, a nostro parere, anche il commercio equo e solidale. ⁠

Il Fair Trade è una forma di commercio che vorrebbe garantire al produttore, ed ai suoi dipendenti, un prezzo giusto assicurando anche la tutela del territorio ed evitando lo sfruttamento del lavoratore. Si oppone alla massimizzazione del profitto praticata dalle grandi catene di distribuzione organizzata e dai grandi produttori. Carattere tipico di questo commercio è di vendere direttamente al cliente finale i prodotti, limitando la catena di intermediari. ⁠

Le organizzazione di commercio che aderiscono al WFTO sono tenute a rispettare standard riguardanti le pari opportunità, rispetto per l’ambiente, il lavoro minorile, i diritti dei lavoratori e, tra gli altri, la creazione di opportunità lavorative per persone svantaggiate.⁠

I consumatori sono parte fondamentale di questo processo, scegliendo un prodotto al posto di un altro quando facciamo la spesa cooperiamo per creare un mondo più giusto, dove anche gli agricoltori ed i lavoratori dei Paesi in via di sviluppo possono vivere più dignitosamente e avere più fiducia nel futuro.⁠

Questi i marchi selezionati per voi da ricercare sulle confezioni :


• Ecocert Fair Trade⁠
• Organic Fair Trade & Organic Solidarity⁠
• Fair For Life⁠
• Fairtrade International ⁠
• Fair Trade Usa⁠
• Forest Garden Products ⁠
• Naturland Fair⁠
• Small Producers’ Symbol⁠
• World Fair Trade Organization⁠
• Equo Garantito⁠

La sostenibilità economica si riferisce, di recente, al modo in cui un’economia opera in modo sostenibile, proteggendo gli elementi sociali ed ambientali pur seguendo degli obiettivi economici che dovrebbero salvaguardare la soglia pro capite anziché quella nazionale.

Il problema della sostenibilità economica e del perché sembra irraggiungibile, è dovuto a cause profonde ed ancora irrisolte.

Non è possibile attuarla con le abitudini che attualmente utilizziamo per quello che ci sembra lo standard di vita minimo. Per raggiungere la sostenibilità economica, la nostra economia ed il nostro attuale modo di vivere dovrà adattarsi.

Dobbiamo essere più efficienti nell’uso delle risorse disponibili, trovare nuovi modi per utilizzare le risorse attualmente sottoutilizzate e ridurre il nostro consumo nel processo.

In tutto il mondo, ci sono una moltitudine di movimenti sociali e progetti in corso per migliorare il nostro futuro economico. Sopratutto se si tratta di risorse alimentari.

Una persona su nove sulla terra, ovvero 795 milioni di persone, non ha cibo sufficiente per condurre uno stile di vita sano.

Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura:

“Ogni anno circa un terzo della produzione alimentare umana di consumo nel mondo viene perso o sprecato. Cioè, 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vengono messe da parte, inutilizzate.”


Le perdite e gli sprechi alimentari ammontano a circa $ 680 miliardi nei paesi industrializzati e $ 310 miliardi nei paesi in via di sviluppo.
I consumatori dei paesi sviluppati sprecano quasi tanto cibo (222 milioni di tonnellate) quanto l’intera produzione alimentare dell’Africa subsahariana (230 milioni di tonnellate).


Abbiamo un problema di spreco alimentare che dev’essere affrontato per ottenere la sostenibilità economica.

Sostenibilità ed energie rinnovabili

Ripartiamo con la nostra rubrica di informazione dedicata ad una vita sostenibile!⁠
Ma cosa vorrà dire poi sostenibile?

Il termine sostenibilità è stato usato per la prima volta nel 1992, durante la prima Conferenza ONU sull’ambiente. La definizione di sostenibilità che ne è stata data è questa:⁠

“Condizione di un modello di sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri.”⁠

Il termine ha subito delle evoluzioni nel tempo ed ha acquisito un significato più ampio. ⁠


Si è cominciato a parlare di gas serra, effetto serra e buco dell’ozono come conseguenza dello sfruttamento intensivo delle risorse naturali e a studiare modelli di sviluppo che rivalutassero il rapporto tra l’uomo e l’ambiente.⁠

Il significato più profondo della sostenibilità è costruire un equilibrio globale tra l’uomo e l’ecosistema, dare vita a una forma di sviluppo che salvaguardi l’ambiente e garantisca i bisogni attuali ma anche quelli futuri.☘️⁠

È così che nasce la Green Economy, un modello di crescita sostenibile.⁠

La Green Economy è un’economia che produce benessere umano ed equità sociale, riducendo al tempo stesso i rischi ambientali e le scarsità ecologiche. Nella sua espressione più semplice, un’economia verde può essere pensata come un’economia a basse emissioni di anidride carbonica, efficiente nell’utilizzo delle risorse e socialmente inclusiva.

Un modello di sviluppo al quale tutti possono contribuire a partire dalla presa di coscienza che ogni nostra azione ha un impatto sull’ambiente.⁠

MOBILITÀ

L’espressione mobilità sostenibile indica delle modalità di spostamento e, in generale, un sistema di mobilità urbana, in grado di diminuire gli impatti ambientali sociali ed economici generati dai veicoli privati e quindi l’inquinamento atmosferico e le emissioni di gas serra, l’inquinamento acustico, la congestione stradale, l’incidentalità, il degrado delle aree urbane causato dallo spazio occupato dagli autoveicoli a scapito dei pedoni, il consumo di territorio causato dalla realizzazione delle strade e infrastrutture.

In questo particolare momento storico, i cittadini e le aziende, ma soprattutto gli enti pubblici – Comuni, Province e Regioni – hanno come obiettivo lo sviluppo di un sistema di mobilità – sia privata che pubblica – che permetta di muoversi in modo più sostenibile e rispettoso dell’ambiente, ottimizzando gli spostamenti e abbattendo le emissioni di CO2 per rendere le nostre città più vivibili. Inoltre anche le case automobilistiche stanno cercando di aggiornare la propria offerta di prodotto sviluppando automobili elettriche, ibride e con biocarburanti per invogliare anche dal punto di vista economico coloro a cui l’ambiente interessa meno. Settori di notevole vitalità e innovazione si trovano però soprattutto nel segmento legato alla mobilità di massa dove, mezzi elettrici a parte, notevole successo stanno riscuotendo quei servizi di mobilità condivisa quali il car sharing (ma anche bike e scooter) e il carpooling.

Questa è una delle tante scelte che ognuno di noi può fare, tu ad esempio, come ti muovi?⁠

ENERGIE RINNOVABILI

Con il termine energie rinnovabili si intendono le forme di energia prodotte da risorse naturali che si rigenerano almeno alla stessa velocità con cui vengono consumate o non sono esauribili nella scala dei tempi di ere geologiche e, per estensione, il cui utilizzo non pregiudica le stesse risorse naturali per le generazioni future.

Sono forme di energia alternative alle tradizionali fonti fossili (che sono invece parte delle energie non rinnovabili) e molte di esse hanno la peculiarità di essere anche energie pulite ovvero di non immettere in atmosfera sostanze nocive e/o climalteranti quali per esempio la CO2 (anidride carbonica).

Alcune fonti di energia rinnovabile potrebbero però esaurirsi in un futuro prossimo, per esempio è il caso del legno, minacciato nella sua sopravvivenza dai continui disboscamenti.

L’uso di fonti rinnovabili è consigliato per varie ragioni, dal risparmio economico che l’acquisto di un impianto alimentato da fonti naturali comporta, al minore inquinamento ambientale prodotto per via dell’emissione di energia pulita e non dannosa per la salute. Un altro aspetto da non sottovalutare è che il ricorso a tecnologie che sfruttino le energie rinnovabili per produrre energia elettrica – che finora viene ancora in gran parte dall’uso di combustibili fossili che per la loro natura sono esauribili – è la possibilità di continuare a utilizzare questi fonti senza preoccuparsi del loro esaurimento. Si pensi al petrolio che ormai ha raggiunto costi elevati e comporta comunque un tasso di inquinamento maggiore rispetto alla scelta di una fonte di energia naturale e rinnovabile come quella del sole, del vento, dell’acqua e della terra.

ENERGIA SOLARE ⁠

Questo tipo di energia è utilizzata in tecnologie relative a impianti solari e fotovoltaici; i primi permettono la produzione di energia elettrica grazie all’utilizzo di pannelli solari dotati di un serbatoio per l’accumulo dell’acqua mentre gli impianti fotovoltaici sfruttano l’irradiazione solare. I vantaggi dell’uso di un impianto fotovoltaico in termini economici sono l’offerta di un notevole risparmio sulla bolletta della corrente elettrica; esistono offerte e agevolazioni nel finanziamento per l’acquisto di impianti fotovoltaici; sono inoltre, investimenti a rischio zero con una durata di vita assicurata almeno per 30 anni; non necessitano di opere di manutenzione a parte il cambio ogni dieci anni dell’inverter (unico componente elettrico); infine riempiono spazi inutilizzati dell’abitazione quindi non comportano ingombro e disturbo. La composizione del pannello solare è normalmente in silicio, un materiale che ricevendo la luce dei raggi solari produce energia elettrica.⁠
L’uso dell’energia solare è tipicamente utilizzata per scopi domestici ossia per il riscaldamento dell’acqua e delle abitazioni o per l’alimentazione di frigoriferi e condizionatori; un uso frequente è quello per la distillazione di acqua marina e l’ottenimento di acqua dolce.⁠
In quest’ultimo caso spesso vengono usati interi campi di impianti quando si potrebbero benissimo mettere sui tetti, o sulle facciate degli edifici, anche l’erosione del suolo è da tenere in considerazione nella sostenibilità.⁠

ENERGIA EOLICA ⁠

Grazie alla potenza del vento è possibile generare energia meccanica e in un secondo momento anche energia elettrica. L’energia meccanica ricavata dal vento è quella ottenuta per esempio nei mulini che venivano utilizzati per la macina del grano e di altri prodotti agricoli; la macina effettua il suo lavoro grazie alla spinta ricevuta dal vento che muovendo le pale del mulino aziona gli ingranaggi di attivazione del meccanismo. L’energia elettrica si ottiene grazie all’azione del vento sulle pale eoliche installate in cima a un palo e collegate a un rotore meccanico dotato di dinamo, quest’ultima permette la trasformazione dell’energia meccanica in energia elettrica. Solitamente il posizionamento degli impianti eolici è ideale in zone di pianura dove il vento si mantiene costante ma tra le ultime novità della tecnologia è compresa l’installazione di pale eoliche in mezzo al mare. Per la produzione di energia eolica da parte di privati e aziende è disponibile la soluzione del mini-eolico con ridotte dimensioni delle pale e facilità di installazione: pali di sostegno in acciaio da 5 a 30 metri, la turbina, e le apparecchiature elettroniche che permettono la gestione del sistema. La convenienza dell’installazione di simili impianti si ripercuote positivamente sul pagamento dell’energia elettrica, sull’impatto generale ambientale e sulle opere di manutenzione pressoché inesistenti.⁠
Anche qui però la distribuzione delle pale dev’essere sensata e non distruggere ambienti ad alta rilevanza storica ed ambientale.⁠

BIOMASSE⁠

Le biomasse sono prodotti biologici, come combustibili o carburanti, allo scopo di creare energia elettrica attraverso le biomasse; cioè quindi scarti di prodotti agricoli e industriali (rifiuti urbani, scarti di prodotti da allevamenti, legna da ardere e via dicendo). Si produce così energia elettrica a basso costo e con un minimo impatto ambientale; le quantità di carbonio, azoto e zolfo rilasciate nell’aria dalla combustione di tali materiali sono inferiori rispetto a quelle emanate da combustibili fossili. L’uso delle biomasse comprende la trasformazione chimica del materiale organico in biogas ossia metano pronto all’utilizzo; la combustione di legname od oli vegetali per la creazione di energia elettrica o la produzione di calore; inoltre, la produzione di prodotti per l’agricoltura come il compost utilizzato per la fertilizzazione dei campi.⁠

ENERGIA GEOTERMICA ⁠

Si tratta dell’energia ricavabile dal sottosuolo terrestre grazie al calore proveniente dalle sue profondità e utilizzata per l’alimentazione di impianti di riscaldamento e condizionatori; attraverso l’installazione nel sottosuolo dell’evaporatore di un circuito frigorifero interrando una serpentina di diversi metri, si consente al fluido frigorigeno la trasformazione in forma gassosa. Un altro tipo di sfruttamento di energia geotermica è utile per il riscaldamento dell’abitazione con l’installazione di impianti a pavimento che comprendono una serie di serpentine poste sotto il pavimento radiante. Esistono due tipologie di energia geotermica: quella classica, che sfrutta anomalie geologiche e vulcanologiche e quella a bassa temperatura che sfrutta il sottosuolo per la produzione di energia elettrica. L’impianto geotermico può essere dotato di sonde verticali inserite nel terreno a svariate decine di metri; sonde orizzontali sia per impianti a trincea che distribuiti su ampie superfici; sonde a spirale che prevedono una realizzazione in senso orizzontale a circa 4 o 6 metri di profondità e che richiedono ampi spazi; o di pali energetici ossia sonde verticali inserite nei pali di fondazione. I vantaggi derivanti dall’uso dell’energia geotermica comportano anzitutto bassi livelli di inquinamento per l’ambiente; la sua disponibilità costante nel tempo in ogni arco della giornata; gli impianti installati inoltre, hanno una garanzia di vita assicurata per almeno 50 anni quindi si tratta di un investimento a lungo termine estremamente vantaggioso.⁠
Un tipo di energia sicuramente interessante se non si va a ledere un territorio sano pur di sfruttarla……⁠
tu la conoscevi?⁠

ENERGIA IDRAULICA ⁠

È l’energia generata dalla forza dell’acqua con le sue onde e le sue maree; per comprendere come dall’acqua si possa creare energia basti pensare all’energia emanata dal sole che provoca il riscaldamento dell’acqua, questa evaporando è poi destinata a ricadere sulla superficie terrestre in forma di pioggia o neve e ciò genera un movimento delle masse d’acqua che in caduta da un dislivello comporta la creazione di energia cinetica; quest’ultima, è trasformata a sua volta in energia meccanica attraverso l’ausilio di turbine, e ancora si arriva all’energia elettrica associando un generatore elettrico. Questo metodo è utilizzato nelle centrali idroelettriche poste prevalentemente su zone di montagne in modo da sfruttare la forza di gravità terrestre in modo naturale ma può essere ricavata anche da fiumi, cascate naturali e artificiali.⁠
La forza degli impianti idroelettrici proviene dal posizionamento dell’impianto stesso, dal dislivello esistente tra la quota dove si trova la risorsa idrica e il livello al quale ritorna dopo il passaggio nella turbina, e ancora dalla massa di acqua che fluisce attraverso l’impianto. ⁠
Gli impianti idroelettrici più sfruttati sono quelli a bacino che sfruttano gli stagni naturali o artificiali di laghi; gli impianti ad accumulo o serbatoio ricavano invece la disponibilità di acqua nel serbatoio con un sollevamento elettromeccanico dato da pompe o dalla stessa turbina di produzione. Nuovi tipi di impianti prevedono approvvigionamenti idrici da canali e condotte sfruttando l’energia prodotta anche per sistemi di canali di bonifica, circuiti di raffreddamento di condensatori e vari altri sistemi idrici.⁠